Come funziona l'Arbitrato Bancario
Il ricorso all'ABF
L'Arbitrato Bancario Finanziario è uno strumento utile per far valere i propri diritti senza la necessità di rivolgersi ad avvocati e tribunali, ferma restando la possibilità, sia per il cliente che per la banca o l'intermediario, di rivolgersi ad un giudice successivamente alla decisione dell'ABF.
Si tratta di un organismo indipendente al quale si può in caso di contrasti con banche ed intermediari finanziari per controversie posteriori al 1^ gennaio 2009 relative a servizi bancari, sempre dopo aver presentato reclamo scritto ed averne atteso risposta per i 30 giorni previsti.
L'invio del reclamo è, infatti, il primo passo da compiere in caso di problemi sorti con banche ed intermediari finanziari ed entro un anno da quando è stato sollevato il problema ci si può rivolgere all'Arbitrato Bancario Finanziario, ricordando che qualora siano passati oltre 12 mesi è necessario presentare un nuovo reclamo e successivamente rivolgersi all'ABF in caso di risposta non soddisfacente o addirittura inesistente.
Per avviare un ricorso è necessario compilare il modulo che si può scaricare direttamente dal sito dell'ABF e allegare la documentazione a sostegno della propria posizione. E' inoltre necessario procedere al pagamento del contributo spese (pari a 20 euro) per poi inviare il tutto via fax, posta o PEC.
Il ricorso sarà quindi esaminato dalla Segreteria competente ed il cliente non dovrà più fare nulla, eccetto attendere la decisione dell'ABF che arriverà entro 60 giorni dal ricevimento delle controdeduzioni della controparte.
Ricordiamo che l'intermediario non è tenuto a collaborare inviando la documentazione necessaria all'ABF per decidere ne' a rispettare la decisione presa, tuttavia, in questi casi l'inadempimento sarà pubblicato sul sito internet dell'Arbitrato Bancario Finanziario e su due quotidiani nazionali.
